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Tagged ‘Comunicazione politica‘
Cosa sono i “registri linguistici”? Qual è il migliore per comunicare in pubblico o sui media?

Cosa sono i “registri linguistici”? Qual è il migliore per comunicare in pubblico o sui media?

Uno degli errori che capita di fare quando ci troviamo a preparare un discorso che dovremo tenere in pubblico è quello di non prestare la dovuta attenzione al target al quale ci rivolgeremo, e dunque di sottovalutare l’importanza di adeguare il registro linguistico che adotteremo al destinatario del nostro messaggio. Il successo della comunicazione dipende infatti in grandissima parte dalla capacità dell’emittente di codificare il messaggio in maniera chiara e comprensibile al ricevente; questo significa anche adeguare il registro linguistico utilizzato al tipo di uditorio ed eventualmente anche al medium di trasmissione.

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Quali sono i contenuti che gli ascoltatori ricordano di più? L’effetto primacy e l’effetto recency

Quali sono i contenuti che gli ascoltatori ricordano di più? L’effetto primacy e l’effetto recency

A tutti noi è capitato di seguire una lezione a scuola, un programma televisivo o radiofonico, o ancora un intervento in un convegno, e di provare dopo solo pochi minuti la sgradevole sensazione di ricordare solo una parte di quanto abbiamo ascoltato nel corso degli istanti precedenti.

Questo fenomeno non è soltanto dovuto alla nostra pigrizia di ascoltatori o allo scarso interesse di quanto ci viene trasmesso: si tratta infatti di una situazione che ha una spiegazione scientifica. Tipicamente, quando ci viene presentata una serie di elementi, la normale tendenza è quella di ricordare più facilmente i primi e gli ultimi, mentre facciamo più fatica a tenere a mente quelli che ci sono stati esposti nella parte centrale del discorso che abbiamo appena ascoltato. Questi fenomeni cognitivi sono detti, rispettivamente, “effetto primacy” ed “effetto recency”.

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Quanto conta la comunicazione non verbale? La teoria di Albert Mehrabian e i suoi critici

Quanto conta la comunicazione non verbale? La teoria di Albert Mehrabian e i suoi critici

Nei mesi scorsi, parlando delle tecniche per migliorare l’efficacia di un discorso in pubblico, ci siamo occupati dell’importanza dell’aspetto non verbale e di quello paraverbale nella comunicazione.

Oggi torniamo a parlare di questo tema. Approfondiamo le teorie di uno dei massimi teorici della comunicazione non verbale, Albert Mehrabian.

 

Le teorie di Mehrabian

Da alcuni studi condotti nel 1967 – e confluiti poi, nel 1972, nel libro Nonverbal Communication – lo psicologo statunitense Albert Mehrabian trasse la conclusione secondo cui gli aspetti non verbali (i movimenti del corpo, la postura, la gestualità, le espressioni e le microespressioni facciali) e paraverbali (tono della voce, ritmo, velocità di parlata) della comunicazione hanno una grande importanza nel veicolare i messaggi che esprimiamo ogniqualvolta ci troviamo a dialogare con uno o più interlocutori.

Questi studi sono stati, negli ultimi quarant’anni, al centro di numerose polemiche. E hanno portato a una vera e propria contrapposizione fra sostenitori e detrattori delle teorie di Mehrabian.

Gli esperimenti

Lo psicologo americano condusse due esperimenti distinti, dai quali trasse la conclusione illustrata sopra. Il primo era stato condotto insieme a Morton Wiener. Consisteva nel far leggere a uno speaker delle parole con un tono di voce incoerente col significato delle parole stesse.

In questo modo gli studiosi intendevano scoprire se fosse più importante il messaggio o il tono di voce utilizzato. A due soggetti femminili venne chiesto di leggere nove parole. Si trattava di tre parole positive, tre neutrali e tre negative. Ciascuna doveva essere letta con tre differenti tonalità (positiva, neutrale e negativa).

Le parole vennero poi registrate. A quel punto fu chiesto a 3 gruppi di 10 soggetti ciascuno di ascoltare la registrazione. E di identificare l’atteggiamento dell’oratore.

Il primo gruppo doveva prestare attenzione solo al contenuto

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Public Speaking: i manuali per parlare meglio in pubblico

Public Speaking: i manuali per parlare meglio in pubblico

Cari amici di Parlarealmicrofono.it,

nei mesi scorsi abbiamo affrontato il tema del public speaking, sottolineando le difficoltà che spesso si incontrano nel parlare in pubblico e proponendo quattro consigli per preparare un discorso efficace.

Oggi proseguiamo il discorso suggerendo alcuni manuali che possono aiutare chiunque abbia necessità di parlare di fronte a una platea ampia.

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