Che cos’hanno in comune le tecniche di gestione delle obiezioni con il gioco del Tris? Il fatto che chi fa la prima mossa o vince, o al massimo pareggia. Ma salvo distrazioni, non perde mai. E il secondo giocatore (quello che – fuor di metafora – subisce l’obiezione)? O pareggia, o perde.
Uno dei luoghi comuni più diffusi sul linguaggio è quello sul “potere delle parole“. Parole che creano la realtà, parole che fanno cose, parole che convincono, parole che riescono a vendere.
Ma siamo sicuri che le possibilità offerte dal linguaggio siano così tante? O forse sarebbe meglio affermare, come la filosofia del linguaggio e la fenomenologia ci insegnano, che le parole, al di fuori dal loro contesto e dalle relazioni in cui sono inserite, possono fare davvero poco?
Siamo proprio sicuri che usare le metafore quando comunichiamo sia efficace? Patrick Facciolo si occupa da anni di pregi e limiti delle figure retoriche nel Public Speaking e in comunicazione. Sono temi che tratta dal 2013 anche nei suoi libri.
Perché un conto è creare immagini con le parole per rendere più chiari i concetti. Un conto è creare analogie che risultano difficili da capire per chi ascolta.
In questo video del Festival del Linguaggio® 2022, Patrick Facciolo affronta un tema importante per valutare le nostre performance. La continua richiesta di feedback e opinioni agli altri, specie in azienda, è infatti frequente, e può essere rischiosa per la nostra crescita personale. E questo può riguardare sia il mondo del lavoro e i nostri rapporti con i colleghi, sia la vita privata.
In particolare, Patrick Facciolo distingue in questo intervento tra feedback spontanei e feedback “spintanei”, e li analizza alla luce della teoria psicologica del locus of control interno ed esterno.
Chiedere feedback alle persone che ci stanno intorno talvolta può infatti non aiutarci. Da un lato rischia di compromettere il nostro senso di autoefficacia percepita. E complessivamente può finire per condizionare la nostra autostima.