Il mio blog: le tecniche per parlare in pubblico

Public Speaking: coltivare il diritto di sentirsi stanchi

Public Speaking: coltivare il diritto di sentirsi stanchi

L’esperienza di parlare in pubblico non è neutra: quando dobbiamo affrontare un discorso spesso ci portiamo dietro la stanchezza dei giorni precedenti, e non sempre conduciamo la presentazione come vorremmo.

Così come quando pubblichiamo dei contenuti online, ci eravamo dati una scadenza e un calendario predeterminati, ma non riusciamo a rispettarli.

In questa puntata mi occupo di quanto è importante coltivare il diritto di sentirci stanchi, e di svolgere delle performance da comunicatori al di sotto delle nostre aspettative.

Perché nel Public Speaking (e nella comunicazione online) non è necessario essere per forza dei supereroi, per comunicare comunque con efficacia.

© Parlarealmicrofono.it – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.

Continua a leggere →
La comunicazione è una scienza?

La comunicazione è una scienza?

In questa puntata rifletto sull’importanza di argomentare le proprie posizioni quando parliamo di comunicazione, di citare fonti, dati e studi per sostenere in maniera solida ciò che diciamo.

https://youtu.be/6njeTUUzfX0

© Parlarealmicrofono.it – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.

Continua a leggere →
Mindfulness and Public Speaking: why meditation can be useful for those who speak in public

Mindfulness and Public Speaking: why meditation can be useful for those who speak in public

© Parlarealmicrofono.it – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.

Continua a leggere →
Consapevolezza e comunicazione: la differenza tra “è bello” e “mi piace”

Consapevolezza e comunicazione: la differenza tra “è bello” e “mi piace”

Di ritorno dalla settimana di Sanremo, in queste ore ho letto spesso frasi del tipo “questa canzone è bella”, “questa canzone è più bella di quest’altra”. Si tratta di affermazioni che ci possono far riflettere sull’uso che facciamo abitualmente del linguaggio per descrivere le cose.

In questo senso: siamo proprio sicuri che una canzone si possa definire “bella” o “brutta” in assoluto? O forse, prima di attribuirle un aggettivo che la descrive in maniera così definitoria, avrebbe più senso dire che “ci piace” o “non ci piace”, sulla base della nostra particolare e circostanziata visione attuale del mondo?

Questa seconda via, apre spazio alla nostra soggettività: una canzone che oggi ci piace, domani potrebbe non piacerci più. E allo stesso tempo, una canzone che “ci piace”, ci dà lo spazio per cogliere e descrive il limite per cui potrebbe non piacere a qualcun altro.

Il linguaggio può portarci a descrivere in maniera statica la realtà, o permetterci una descrizione più accurata e precisa, per cui diventiamo in prima persona protagonisti dei nostri verbi e della nostra relazione con le cose.

© Parlarealmicrofono.it – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.

Continua a leggere →
Copyright © Patrick Facciolo. Riservato ogni diritto e utilizzo. Monitoriamo costantemente la rete: il nostro team di legali interviene ogniqualvolta venga a conoscenza di copie e utilizzi non autorizzati dei contenuti.