Il potere degli oggetti in comunicazione politica
Quando i politici parlano in pubblico usano molti oggetti. Ma qual è il loro potenziale persuasivo?
Quali sono le circostanze che rendono questi oggetti degli strumenti sapienti di comunicazione efficace e quando, invece, vengono usati in modo del tutto strumentale? Ne ho parlato giovedì scorso a Roma, durante la lezione che ho tenuto presso la European School of Economics, che vi propongo qui.
E in cui ho descritto per la prima volta la mia “Teoria della verità dell’oggetto“.
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Giuseppe Conte che prende in mano una pesca al mercato. Licia Ronzulli che ne mostra un’altra durante una convention di Forza Italia. Giorgia Meloni e il suo quaderno degli appunti, Matteo Salvini col sacchetto della spesa all’Esselunga.
E poi ancora, e soprattutto, Silvio Berlusconi: dalla scrivania del “Contratto con gli italiani” al plastico del ponte sullo Stretto di Messina, ai suoi iconici gadget e confronti con Bruno Vespa, Lilli Gruber, Michele Santoro, fino alla scena della sedia di Marco Travaglio.
La comunicazione politica da anni è il regno degli oggetti. Utilizzati in modo più o meno sapiente e performante. Così come è il luogo dell’espansione del corpo nello spazio, un po’ come avviene nel mondo del teatro.
In questo video scopriamo con il Dott. Patrick Facciolo, ospite il 19 ottobre 2023 presso la European School of Economics, come gli oggetti potenziano (o depotenziano) le tecniche di comunicazione politica, e perché possono essere fondamentali nelle strategie di marketing elettorale.
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Dott. Patrick Facciolo
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