Giletti ha usato la stessa tecnica di Orsini, ma questa volta non ha funzionato
Massimo Giletti, durante l’intervista alla giornalista russa Maria Zakharova a “Non è l’Arena”, ha utilizzato una delle tecniche di comunicazione usate abitualmente da Alessandro Orsini.
Eppure non ha avuto lo stesso risultato in termini di efficacia comunicativa.
La tecnica del rinforzo nella comunicazione di Massimo Giletti
Vediamo un estratto dell’intervista e analizziamo le modalità comunicative utilizzate da Giletti.
“Lei su questo ha ragione, non abbiamo guardato”.
“Noi saremo responsabili, e sicuramente l’Occidente, lo ripeto, ha delle colpe”.
“Lei ha ragione, lei ha ragione quando dice…”
Vi ho già parlato più volte della tecnica del rinforzo, cioè il fatto di offrire una ricompensa (in questo caso verbale) per poter ricevere in cambio un comportamento di apertura verso la nostra comunicazione. Si tratta di una modalità che Alessandro Orsini utilizza spesso in televisione, e di cui ho parlato anche recentemente all’interno di un mio video.
Stessa tecnica, utilizzi diversi: un confronto tra Alessandro Orsini e Massimo Giletti
Anche Massimo Giletti, in questo caso, ricorre alla tecnica comunicativa del rinforzo. Tuttavia possiamo individuare alcune differenze importanti nelle due modalità. Vediamo infatti che Orsini si rivolge al suo interlocutore in questo modo:
“Intanto per me è un privilegio avere un dialogo con un ambasciatore del suo calibro. Vorrei dire però che non sono d’accordo con lei.”
La differenza sostanziale è che, mentre Orsini utilizza il rinforzo per dare la sanzione all’interlocutore, Giletti lo usa per fare una domanda, ed è lui a ricevere la sanzione dall’interlocutore stesso. Questo aspetto risulta particolarmente evidente se ci soffermiamo sulla risposta della giornalista russa Maria Zakharova nel corso dell’intervista di Giletti.
“Io ho l’impressione che lei non sia cittadino italiano, come se lei fosse arrivato una settimana fa sul pianeta Terra. Lei dice cose che però mi sembrano molto semplificate. I bambini parlano in questo modo di solito”.
In altre parole, nella comunicazione di Alessandro Orsini il rinforzo precede la sanzione: dico una cosa positiva per poi sanzionarti. Nel caso di Massimo Giletti, invece, viene sì dato un riconoscimento verbale, ma si lascia all’altra persona il potere di decidere cosa farne.
“Io sono venuto qui, fino a Mosca, prendendomi anche delle critiche, mettendole in preventivo. Ma proprio perché so che lei accetta il confronto”.
E questo, dal punto di vista comunicativo, può risultare molto rischioso, perché è un po’ come se consegnassi un dono a una persona e quella persona non solo non lo accettasse, ma me lo rispedisse indietro tirandomelo addosso.
In conclusione, negli esempi che abbiamo analizzato siamo di fronte a due tecniche simili, con la differenza che Alessandro Orsini, dopo il rinforzo, utilizza un’affermazione. Massimo Giletti, invece, non sceglie di affermare, bensì di chiedere (rinforzo più domanda).
E la posizione di Giletti risulta sicuramente molto più rischiosa dal punto di vista dell’efficacia comunicativa.
Altri approfondimenti sulla comunicazione di Alessandro Orsini
Se siete interessati alla comunicazione di Alessandro Orsini e volete scoprire altre tecniche utilizzate nei suoi discorsi, potete approfondire l’argomento leggendo anche questi post:
Come comunica Alessandro Orsini. Perché è sbagliato censurarlo e il rischio “Effetto Streisand”.
Lo scontro tra Alessandro Orsini e Vittorio Parsi a Cartabianca: analisi della comunicazione.
Orsini Parla di “modalità codice binario”. Ma che cosa vuol dire?
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