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Parlare ad alto valore d’immagine: il linguaggio di Barack Obama
Ci sono politici che nella loro comunicazione usano spesso concetti astratti, negazioni frequenti e forme impersonali, dicendo cose del tipo: “gli investimenti militari non sono stati ridotti, sono gli avanzamenti tecnologici a permetterci ampie riduzioni di spesa”.
Al contrario, in questo video vi racconto come durante la campagna presidenziale del 2012, Barack Obama sia riuscito a esprimere questi stessi concetti in maniera più efficace, parlando per immagini: invece di concetti astratti, ha usato parole che si riferivano a oggetti concreti della realtà (“cavalli” e “baionette”), evitando l’uso di negazioni, e creando un’immagine molto nitida negli ascoltatori.
Limitandosi a creare immagini con le parole, è riuscito a replicare con successo alle affermazioni di Mitt Romney, suo competitor repubblicano in quella tornata elettorale, per poi vincere quelle stesse elezioni poco tempo dopo.
© Parlarealmicrofono.it – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.
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Comunicazione efficace: le parole ad alto valore d’immagine
Che differenza c’è tra parole come “casa”, “mare”, “sole”, e altre come “riscontro”, “efficienza”, “qualità”? Che le prime si riferiscono a cose concrete, le seconde a concetti astratti.
Nel nostro vocabolario ci sono parole astratte, che spesso usiamo negli uffici, all’interno delle aziende, nei testi delle email, e che finiscono per farsi ricordare poco.
Poi ci sono le parole più colloquiali, della vita di tutti i giorni, che molte volte sono più concrete, e si riferiscono a persone e oggetti reali. E sono proprio quelle ad andare nella direzione di una comunicazione più efficace.
In questo video, tratto dal mio workshop “Public Speaking: crea immagini con le parole e coinvolgi il tuo pubblico”, tenuto ieri a Milano presso Forma Forum, vi racconto la distinzione tra parole “a basso valore d’immagine” e “ad alto valore d’immagine”, tema studiato dalla psicologia già dagli anni ‘60.
Si tratta di una questione di cui mi sono occupato nel mio primo libro del 2013, “Crea immagini con le parole”, in cui ho realizzato un approfondimento interamente dedicato al tema delle parole, e alla loro capacità di creare immagini nell’ascoltatore nel contesto dei media e del Public Speaking.
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