Il mio blog: le tecniche per parlare in pubblico

Trend dell’Impero Romano: ecco la spiegazione psicologica

In questo episodio vi spiego le ragioni psicologiche del fenomeno social per cui molti uomini dicono di pensare spesso all’Impero romano. Spoiler: non è detto che ci pensino poi così spesso.

La ragione per cui molti uomini nel mondo rispondono positivamente alla domanda (“Pensi spesso all’Impero romano?”) sta in questo concetto: euristica della disponibilità.

Ve lo leggo da Wikipedia: “L’euristica della disponibilità è una scorciatoia mentale che si basa su esempi immediati che arrivano alla mente di una determinata persona quando valuta un argomento, un concetto, un metodo, una decisione specifici”.

Accade quindi che il nostro cervello, attraverso una scorciatoia, acceda immediatamente a un ricordo, considerandolo più rilevante. Ritenendolo quindi più presente rispetto a quanto naturalmente non sia la risposta alla domanda: “Quante volte pensi ai romani in una settimana?”. Bene: può funzionare benissimo con i romani, ma anche con un pianoforte. Cioè, se io per assurdo chiedessi a una persona che incontro: “Quante volte pensi a un pianoforte in una settimana?”, il legame associativo di queste parole ci porterebbe a dire: “Beh, ieri sera ho visto un concerto in televisione, di nome dell’artista, e l’ho visto suonare un pianoforte”, e quindi diremmo “ieri sera”.

 

Pensiamo 42.000 pensieri alla settimana, ed è fisiologico possa esserci anche l’Impero romano

Un altro elemento importante è strettamente statistico. Il cervello umano pensa circa 6.000 pensieri al giorno. Che tradotto significa circa 42.000 pensieri alla settimana. Statisticamente, il fatto che nell’ambito di 42.000 pensieri possa ricorrere anche l’Impero romano è piuttosto probabile.

Altra domanda che potreste farmi adesso è: e allora perché le donne ci pensano meno rispetto agli uomini? Semplicemente perché la domanda non è stata posta alle donne, ma è stata posta agli uomini. Perché è la domanda che attiva cognitivamente la ricerca delle informazioni che ci servono. Quindi, come detto, euristica della disponibilità, attenzione selettiva su un particolare ricordo.

Concludo con altri due fenomeni psicologici: il bias di conferma, per il quale potrebbero esserci persone che pubblicano il video solo se la risposta è rispondente con l’idea che l’uomo pensi di più all’Impero romano. E poi il fenomeno del cherry picking.

Ovvero, stando nella metafora, il fatto di andare a scegliersi le ciliegie che si preferiscono. Il fatto che ci sia un trending topic di questo tipo di risposte, potrebbe portare a selezionare soltanto contenuti allineati con la premessa. Cioè che gli uomini pensano spesso all’Impero romano.

 

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Dott. Patrick Facciolo

Mi occupo di Public Speaking perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Realizzo corsi individuali, aziendali e di gruppo, in presenza in tutta Italia e online attraverso Zoom. Diplomato al liceo classico, laureato in Scienze e tecniche psicologiche, in Filosofia e in Scienze politiche, master universitario di primo livello in Counseling relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia in qualità di Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro. Da oltre quindici anni sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non amo la definizione di esperto di comunicazione e di esperto di Public Speaking, perché è una conquista da dimostrare sul campo, con le proprie competenze e i propri titoli. Apprezzo che mi venga detto, non lo sentirete dire da me. In questi anni ho pubblicato 9 libri, i più importanti dei quali sono “Crea immagini con le parole” (2013), “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), e "Contro le metafore" (2022), disponibili su Amazon.
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