Il mio blog: le tecniche per parlare in pubblico

Come i leader politici ci manipolano (senza che ce ne accorgiamo): Trump, Zelensky, Putin e la tecnica della verità dell’oggetto

Nel mio ultimo intervento su Rai3 a “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” con Piero Chiambretti (video qui sotto), ho analizzato i meccanismi psicologici usati dai leader politici per influenzarci.

Ho parlato di linguaggio del corpo, fallacie logiche (errori di ragionamento nascosti) e costruzione visiva della realtà. Lo faccio osservando da vicino tre figure chiave: Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.

Le fallacie logiche: gli errori che rischiano di manipolare il nostro pensiero

Tutto parte dal mio nuovo libro, Fallacie logiche, che esplora gli errori di ragionamento nascosti nei discorsi pubblici. Politici, media, influencer li usano spesso senza che ce ne rendiamo conto. E ci convincono, nonostante l’argomento sia debole o addirittura fuorviante. Un esempio? La cosiddetta verità dell’oggetto, di cui parlo nel video.

 

Trump e Zelensky: oggetti, immagini mentali e violazione della verità soggettiva

Durante un incontro con il presidente del Sudafrica, Donald Trump evita lo sguardo diretto e si rivolge ai giornalisti, tenendo in mano dei fogli. Quei fogli diventano la “prova” della sua narrazione. Non conta cosa c’è scritto: conta che esistano. È quella che ho definito nei miei libri e nei miei video sui social la tecnica della verità dell’oggetto: se vedo un oggetto, allora è vero. È lo stesso principio del plastico del Ponte sullo Stretto mostrato da Berlusconi a Porta a Porta nel 2004. Un’immagine rende reale anche ciò che non esiste ancora.

Volodymyr Zelensky, utilizza una strategia altrettanto sofisticata: la visualizzazione guidata. Questa tecnica psicologica invita l’ascoltatore a immaginare uno scenario che non sta vivendo, ma che potrebbe vivere.
Nel suo discorso al Parlamento italiano, ad esempio, paragona Mariupol a Genova. Così spinge gli italiani a immaginare la propria città in macerie. È una strategia che punta a suscitare un forte coinvolgimento emotivo.

C’è poi una tecnica che ho definito più volte violazione della verità soggettiva, quest’ultimo costrutto cardine nel contesto dello psicodramma moreniano. Nel celebre scontro con Donald Trump alla Casa Bianca, Zelensky infrange questo principio quando dice a Donald Trump come si sarebbe potuto sentire. È un errore comunicativo che provoca il rifiuto all’invito implicito di Zelensky a provare una certa emozione. La risposta è un chiaro esempio di difesa attiva contro un tentativo percepito come manipolatorio.

 

Putin: il controllo assoluto del corpo

Vladimir Putin, al contrario, è l’emblema del controllo del linguaggio del corpo. Usa una comunicazione non verbale quasi assente: gesti minimi, volto immobile. Un chiaro esempio di quella che in psicologia va sotto il nome di still face, ovvero una faccia che non tradisce emozioni e che, proprio per questo, ci mette a disagio. Quando non possiamo leggere un volto, tendiamo a riempire i vuoti con proiezioni. È così che nasce la narrazione sulla malattia di Putin nata proprio nel 2022: quella che potremmo definire una fallacia di proiezione mentale, o mind projection fallacy.

 

Macron e il sorriso sociale

Nel video analizzo anche un curioso momento tra Emmanuel Macron e la moglie Brigitte. Dopo un gesto di contatto, Macron sorride a favore di telecamera. Ma si tratta di un sorriso sociale: lungo, visibile, e proprio perché lungo probabilmente poco spontaneo. Subito dopo, torna serio. È una dinamica frequente nella comunicazione pubblica, dove il sorriso è spesso un gesto strategico più che spontaneo.

 

Conclusione: comunicazione politica e psicologia

Quello che ho voluto mostrare in questo intervento televisivo è che la comunicazione politica è profondamente legata alla psicologia. Non si tratta solo di parole, ma di gesti, oggetti, silenzi e immagini. Capire questi meccanismi ci permette di essere meno manipolabili e più consapevoli.

 

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Dott. Patrick Facciolo

Mi occupo di Public Speaking perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Realizzo corsi individuali, aziendali e di gruppo, in presenza in tutta Italia e online attraverso Zoom. Diplomato al liceo classico, laureato in Scienze e tecniche psicologiche, in Filosofia e in Scienze politiche, master universitario di primo livello in Counseling relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia in qualità di Dottore in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro. Da oltre quindici anni sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non amo la definizione di esperto di comunicazione e di esperto di Public Speaking, perché è una conquista da dimostrare sul campo, con le proprie competenze. Apprezzo che mi venga detto, non lo sentirete dire da me. In questi anni ho pubblicato 9 libri, i più importanti dei quali sono “Crea immagini con le parole” (2013), “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), e "Contro le metafore" (2022), disponibili su Amazon.
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