Che differenza c’è tra un microfono dinamico e uno a condensatore?
Il microfono è il “ferro del mestiere” per eccellenza dello speaker: il suo ruolo nella resa delle nostre produzioni audio è fondamentale, ed è dunque importante conoscerne le caratteristiche principali, sia a livello costruttivo sia per quanto riguarda il suo utilizzo.
I microfoni si suddividono in due categorie fondamentali: i microfoni dinamici e quelli a condensatore. Tutti i microfoni, infatti, sono dei trasduttori, ossia degli apparecchi che trasformano una grandezza fisica in un’altra: nel nostro caso, le onde di pressione sonora in segnali elettrici. Quello che li distingue è il principio che sfruttano per trasformare la variazione della pressione dell’aria generata da un suono in un segnale elettrico.
Le differenze tra microfoni
Un microfono dinamico ha al suo interno un elemento metallico (detto diaframma) inserito in un campo magnetico. Un cambiamento nella pressione dell’aria fa vibrare il diaframma, i cui movimenti generano un segnale elettrico.
La presenza di un condensatore è invece la cifra caratterizzante della seconda categoria di microfoni: questo è composto da due lamine (armature), una delle quali è mobile e quindi sensibile alle variazioni di pressione che un suono genera nell’aria.
Diversamente dai microfoni dinamici, quelli a condensatore necessitano di un alimentatore: l’alimentazione è infatti necessaria a polarizzare il condensatore, e solitamente viene fornita dal cavo di connessione al mixer. Per questo motivo è normalmente definita “phantom power”.
A livello di utilizzo, i microfoni dinamici sono molto versatili, e vengono impiegati soprattutto durante i concerti dal vivo, gli eventi, o per microfonare gli amplificatori degli strumenti elettrici. Sono molto resistenti e riproducono fedelmente il suono, oltre ad essere i microfoni più economici: se ne possono acquistare di buon livello con una cifra che oscilla fra i 100 e il 150 euro.
Ecco una videorecensione tratta da YouTube di un microfono dinamico molto diffuso, lo Shure Beta 57A:
I microfoni a condensatore
I microfoni a condensatore sono molto più delicati rispetto a quelli dinamici, e vengono quindi utilizzati soprattutto per sessioni di registrazione in studio. Il vantaggio rispetto ai microfoni dinamici è rappresentato dalla loro grande sensibilità e dall’ottima risposta alle frequenze medio-alte e alte, molto importanti per una buona resa della voce e degli strumenti acustici. Il prezzo di un microfono a condensatore di fascia medio-alta è decisamente superiore rispetto a quello dei microfoni dinamici.
Il TLM 103 di Neumann, di cui riportiamo una review tratta da YouTube, è uno dei modelli più venduti dalla casa tedesca, grazie al buon rapporto qualità/prezzo che lo caratterizza: si trova infatti in commercio ad un prezzo che si aggira intorno ai 1.000 Euro.
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Dott. Patrick Facciolo
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