Cosa vuol dire “Il medium è il messaggio”? L’attualità di Marshall McLuhan oggi

Nel campo della comunicazione sono pochi i pensatori che hanno esercitato e che esercitano tutt’ora un’influenza pari a quella di Marshall McLuhan (1911-1980).

Il sociologo canadese – del quale è ricorso nel 2011 il centenario dalla nascita – ha infatti studiato per tutta la vita le dinamiche della comunicazione e le loro influenze sulla società e sui singoli individui, anticipando spesso tendenze e sviluppi che si sarebbero poi effettivamente verificati.

Da ingegnere mancato a precursore del world wide web

Iscrittosi inizialmente alla facoltà di ingegneria della Manitoba University, nel suo Paese natale, McLuhan passò ben presto allo studio della lingua e della letteratura inglese. Conseguì dapprima la laurea, per poi trasferirsi successivamente in Gran Bretagna per conseguire il dottorato presso l’Università di Cambridge.

Dopo gli studi, McLuhan intraprese la carriera accademica, insegnando in diverse università fra Stati Uniti e Canada ed elaborando alcune teorie che ancora oggi sono alla base degli insegnamenti nel campo della comunicazione. Come l’elaborazione della nozione di “villaggio globale”, che sottolinea come, grazie ai nuovi media, il mondo sia destinato a divenire più piccolo e le distanze fisiche e culturali a ridursi notevolmente. Se pensiamo a quando internet abbia negli ultimi anni avvicinato fra di loro popoli e culture, non è sbagliato sostenere che McLuhan abbia in qualche modo profetizzato le conseguenze della nascita del web.

 

 

“Il medium è il messaggio”

Ne Gli strumenti del comunicare, una delle più importanti opere di McLuhan, il sociologo canadese sostiene la necessità di studiare i media non soltanto per quanto riguarda i contenuti che trasmettono, ma anche e soprattutto dal punto di vista delle modalità con le quali lo fanno.

La famosa locuzione “il medium è il messaggio”, infatti, sintetizza perfettamente questa teoria.

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