Che cos’è Voice-Care, il dispositivo salva-voce
Per cantanti, attori, insegnanti e speaker è la paura più grande: rimanere senza voce, il principale “strumento” di lavoro. I problemi alla voce sono molto più comuni di quanto si pensi e spesso ci si rivolge a specialisti troppo tardi. Ora è possibile prevenire rischi e malattie con Voice-Care, un piccolo dispositivo che monitora le corde vocali.
Come funziona?
Messo a punto dal Politecnico di Torino grazie alla collaborazione tra il prof. Alessio Carullo e la prof.ssa Arianna Astolfi, Voice-Care è composto da un microfono a contatto collegato a un piccolo elaboratore dati a batteria. Il microfono viene fissato alla gola con un cerotto in corrispondenza della fossetta del giugulo e registra le sollecitazioni a cui sono sottoposte le corde vocali con intervalli di tempo variabili da alcune decine di secondi fino ad una intera giornata. Le informazioni memorizzate consentono di conoscere lo sforzo vocale, attraverso il livello di pressione sonora emessa, la frequenza con cui oscillano le corde vocali e in che percentuale vengono usate durante il monitoraggio.
Uno strumento di prevenzione
Con queste indicazioni è possibile individuare comportamenti scorretti sull’uso della voce (valutare ad esempio se gli ambienti di lavoro sono adeguati) e prevenire l’insorgere di malattie. Una prima sperimentazione è stata condotta in collaborazione con l’Inail su un campione di 20 insegnanti di scuola primaria, tra le figure professionali più a rischio insieme agli artisti (cantanti e attori). Per la facilità di utilizzo (si indossa facilmente e non ostacola l’attività) e per il basso costo (qualche centinaio di euro) una volta sul mercato, Voice-Care è destinato a diventare uno strumento di prevenzione indispensabile per i professionisti della voce.
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