Il mio blog: le tecniche per parlare in pubblico

Quando un ghostwriter può cambiare la storia: come nasce “Ich bin ein Berliner”

Quando un ghostwriter può cambiare la storia: come nasce “Ich bin ein Berliner”

Ricordate le parole “Ask not what your country can do for you; ask what you can do for your country” (non chiedere cosa il tuo Paese può fare per te ma piuttosto cosa tu puoi fare per il tuo Paese)?

Forse le avranno meno presenti i giovani, in ogni caso furono le parole che pronunciò John Kennedy durante il suo discorso di insediamento. Il discorso era stato scritto da Ted Sorensen.

Chi era Ted Sorensen?

Nato a Lincoln nel Nebraska l’8 maggio 1928 (morto nell’ottobre del 2010) da un padre repubblicano, che divenne ministro della Giustizia, Ted si laureò in legge alla University of Nebraska e nel 1951 partì per Washington alla ricerca di fortuna. Per circa un anno e mezzo fece uno stage alla Casa Bianca, dopodiché venne assunto nell’enturage di Kennedy.

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Partire dalla fine: i suggerimenti di Mitchell per una presentazione efficace

Partire dalla fine: i suggerimenti di Mitchell per una presentazione efficace

Vi sarà forse capitato di assistere a una presentazione in pubblico, su un argomento che a voi interessa, e sentire il relatore iniziare il proprio intervento partendo da lontano, seguendo un lungo percorso prima di arrivare alle conclusioni. Impostare una presentazione fornendo la conclusione al termine ci sembra naturale. Molto spesso però può essere più efficace dare al pubblico le conclusioni già all’inizio: perché?

L’esperienza di Olivia Mitchell

Olivia Mitchell, “presentation trainer” di Wellington, Nuova Zelanda, in un post molto interessante, racconta di una sua esperienza diretta come partecipante a una di queste presentazioni. E’ stata lei stessa a rendersi conto di quanta attenzione in più avrebbe avuto se avesse conosciuto fin dall’inizio le conclusioni del relatore. Per questo ha elencato quattro buoni motivi per dare in apertura le conclusioni del proprio intervento.

Fornire il contesto e ottenere attenzione

Nel suo post la Mitchell cita il libro “Il cervello, istruzioni per l’uso” del biologo molecolare americano John Medina, in cui si sostiene che il cervello ricorda meglio le cose creando dei modelli mentali o degli schemi. Fornire al pubblico una struttura a cascata iniziando con la conclusione e aggiungendo dettagli, lo aiuterà a capire e ricordare meglio. Chi, tra i partecipanti, deve prendere una decisione sulla base delle conclusioni, vuole sentire subito quali saranno. Una volta apprese, il relatore otterrà la loro attenzione per tutta la durata della presentazione, perché saranno pronti a valutare le sue argomentazioni a sostegno.

Ripetere i concetti chiave e generare interesse

Mettere in chiaro fin dall’inizio le conclusioni, darà inoltre al relatore la possibilità di ribadire più volte i concetti chiave, mostrando come ogni punto del suo intervento faccia riferimento e sostenga queste conclusioni. Ma perché dovrebbero ascoltare se conoscono il finale? Può sembrare un controsenso, ma conoscere già

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Quella voce interna che usiamo senza parlare

Quella voce interna che usiamo senza parlare

Cari amici di Parlarealmicrofono.it,

ogni volta che leggete un libro oppure parlate a voi stessi, avrete probabilmente la sensazione di emettere nella vostra testa una sorta di “voce”, anche se dalla vostra bocca non esce alcun suono. Si tratta di una funzione che il nostro cervello ha sempre avuto, ma che la scienza non era ancora riuscita a dimostrare. Per citare una app tanto di moda tra i fan di Apple, una sorta di “Siri primordiale”. Ma come funziona questa piccola “voce” interna?

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Il corso di Public Speaking per la tua professione, con lezioni individuali o di gruppo

Il corso di Public Speaking per la tua professione, con lezioni individuali o di gruppo

Perché scegliere un corso con Patrick Facciolo?

Perché è molto diverso da quelli che trovi di solito sul mercato. Facciamo qualche esempio: quante volte ti hanno raccontato che in comunicazione conta solo il linguaggio del corpo e che le parole sono poco importanti? L’approccio di Parlarealmicrofono.it stravolge questa visione: per noi la centralità della comunicazione risiede nella forza del linguaggio verbale, nella disposizione degli elementi del discorso, nella creazione di una struttura narrativa efficace dell’intervento, lasciando spazio alla spontaneità dei tuoi gesti e la tua stessa espressività.

Quali sono gli argomenti principali?

Durante il Corso di Public Speaking con Patrick Facciolo affronterai gli argomenti principali del Public Speaking contenuti nel suo libro del 2013, “Crea immagini con le parole”. Verrà data un’attenzione particolare ai temi del linguaggio verbale e dei registri linguistici, aspetti indispensabili per rendere efficace una presentazione. Il corso sarà accompagnato da simulazioni video di public speaking alla telecamera per individuare progressi e aree di miglioramento nelle tue presentazioni.

A chi è rivolto?

Il corso è rivolto a tutti coloro che parlano già in pubblico, e desiderano perfezionare il proprio modo di fare Public Speaking, puntando su efficacia e semplificazione del linguaggio, creazione dello storytelling, e sviluppo delle proprie capacità espressive. In particolare, le lezioni di Patrick Facciolo sono rivolte a: liberi professionisti, manager, avvocati, politici, sindacalisti, giornalisti, medici, studenti universitari, speaker, conduttori, e più in generale a tutte le persone curiose di scoprire un approccio ai temi della comunicazione fondato sulla creazione di immagini con le parole e sulla propria espressività.

Qual è il programma delle lezioni?

• Comunicazione radiotelevisiva e public speaking: analogie e differenze
• Strategie di comunicazione: organizzare il discorso, preparare una presentazione, gestire le obiezioni
Novità! La gestione dello stress nel Public Speaking

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