Commentare le nostre performance: la differenza tra “si nota” e “mi sembra”
Quando riguardiamo e commentiamo i nostri discorsi in pubblico, spesso usiamo formule del tipo “si nota che…”, “si evince che…”. Ma chi sono i veri soggetti di questi verbi? In che modo il “si” impersonale ci impedisce di descrivere accuratamente quello che succede?
In questa puntata sottolineo l’importanza di distinguere tra formule che esprimono maggiormente nostre valutazioni soggettive (“mi sembra che”), da formule che cercano di universalizzarle (“si nota che”).
Cominciare il nostro commento utilizzando di più la prima persona, ci permette di considerare che il nostro è solo uno dei tantissimi punti di vista possibili, e che non è detto il pubblico abbia notato le stesse cose che abbiamo notato noi.
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Dott. Patrick Facciolo
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