Da Below a Beyond: la Comunicazione in Tempo di Crisi
Nei mesi scorsi abbiamo affrontato temi quali il copywriting e il public speaking, due attività connesse talvolta anche ai settori della pubblicità e delle relazioni pubbliche.
Sono, questi, due ambiti particolarmente attuali in un mondo dove l’influenza e la pervasività dei mass media si fanno sempre più accentuate. Ma quali sono le differenze fondamentali fra pubblicità e relazioni pubbliche?
Una vecchia distinzione
Nel linguaggio della comunicazione si utilizzano solitamente i termini “above the line” e “below the line” per distinguere fra le attività che sfruttano i circuiti tradizionali della pubblicità – affissioni, campagne stampa, spot pubblicitari televisivi e radiofonici – da quelle che invece si situano al di fuori da questi circuiti, come le relazioni pubbliche, le attività di marketing o di partnership. Questa distinzione, tuttavia, appare oggi superata, anche in relazione al ruolo che stanno ricoprendo in maniera sempre più decisiva i social media e la rete in generale.



Parliamo di una delle tecniche più importanti cui il copywriter, l’autore di testi per la pubblicità, può ricorrere nell’esercizio della sua attività creativa: il pensiero laterale, o lateral thinking, un concetto coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono e declinato nel suo libro più famoso, “Creatività e pensiero laterale”.