Come cambia il cervello con la meditazione

Nei video di questi ultimi mesi mi sono occupato molto di quanto sia importante la meditazione mindfulness per migliorare la nostra gestione dello stress da Public Speaking.

Già, ma in che modo la meditazione può cambiare effettivamente il nostro cervello? Numerosi studi dimostrano che le esperienze possono modificare nel corso del tempo la struttura cerebrale sulla base delle nostre esperienze, processo che in ambito neuroscientifico va sotto il nome di “neuroplasticità”.

In particolare, alcuni studi dimostrano che praticare la meditazione può ridurre le dimensioni dell’amigdala (una ghiandola posta all’interno del sistema limbico, una delle aree centrali nel cervello, in grado di determinare la nostra risposta emotiva, in particolare quella legata alla paura), e ispessire la corteccia prefrontale, determinante in alcune attività cosiddette “superiori”, tra cui la razionalità e le capacità attentive.

Attraverso una sintesi della cosiddetta “teoria dei tre cervelli” di Paul MacLean, l’utilizzo di un modellino e una breve rassegna di studi, in questa puntata – tratta dal mio intervento di venerdì sera alla Casa della Psicologia dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia – racconto come la meditazione è in grado di modificare il nostro cervello.

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Fonti:

  1. Taren AA, Creswell JD, Gianaros PJ (2013) Dispositional Mindfulness Co-Varies with Smaller Amygdala and Caudate Volumes in Community Adults. PLoS ONE 8(5): e64574.
  2. Lazar SW, Kerr C, Wasserman RH, Gray JR, Greve D, et al. (2005) Meditation experience is associated with increased cortical thickness. NeuroReport 16: 1893–1897.
  3. Eileen Luders, Florian Kurth, Emeran A. Mayer, Arthur W. Toga, Katherine L. Narr, Christian Gaser. The Unique Brain Anatomy of Meditation Practitioners: Alterations in Cortical Gyrification. Frontiers in Human Neuroscience, 2012

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