Mindfulness e paura di parlare in pubblico

Quanto può essere importante saper ascoltare noi stessi e gli altri? A questa domanda risponde Patrick Facciolo, guidandoci alla scoperta di un’esperienza sempre più diffusa, la mindfulness. La mindfulness può darci una mano non solo nella comunicazione, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Una pratica importante per conoscerci meglio, imparando ad ascoltare anche il nostro corpo e le nostre emozioni. Patrick Facciolo è dottore in tecniche psicologiche, giornalista e formatore. È ideatore del sito Parlarealmicrofono.it. Da anni realizza corsi sui temi della comunicazione efficace e del public speaking, l’arte di parlare in pubblico. È autore di sei libri, tra cui “Parlare in pubblico con la mindfulness” (2019), disponibile su Amazon.

Patrick, cosa ti spinge a fare il tuo lavoro?

Mi piace fare il mio lavoro perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate. Cerco di restituire alle persone un po’ della mia capacità di comunicare, qualcosa che ho ricercato per me negli anni. E che oggi diventa una possibilità da condividere con gli altri. Nella nostra società riuscire a comunicare è molto importante: il linguaggio fa da intermediario tra ciò che proviamo e ciò che effettivamente riusciamo a esprimere e fare arrivare all’altro.

 

Quanto è importante saper ascoltare noi stessi e gli altri?

È molto importante, e allo stesso tempo non è facile. Bisogna coltivare la capacità di “stare con” i nostri pensieri, sensazioni ed emozioni mentre ascoltiamo le parole dell’altro. Il nostro ascolto dovrebbe essere per quanto possibile un ascolto attivo.

In altre parole dovremmo portare attivamente la nostra attenzione sulle parole del nostro interlocutore. Senza prendere per vero tutto ciò che ci passa per la mente (giudizi, interpretazioni, valutazioni su ciò che ci viene detto) mentre l’altra persona sta ancora parlando. Questa è un’attitudine che si può cercare di perseguire, col tempo e la pazienza, anche attraverso la pratica di mindfulness. In generale, per ascoltare l’altro è necessario essere allenati ad ascoltare noi stessi.

Che cosa s’intende per mindfulness?

Possiamo tradurre la parola “mindfulness” con “consapevolezza”. Con la pratica di mindfulness ci proponiamo di coltivare la nostra capacità di portare intenzionalmente la nostra attenzione su ciò che accade nel “qui e ora”, nel momento presente. Tuttavia le parole spesso non bastano per descrivere questo processo. Mindfulness è prima di tutto un’esperienza, ed è la pratica che ci permette di coglierne il significato più in profondità.

La mindfulness è un’esperienza che possiamo praticare in diversi momenti della nostra giornata, anche svolgendo attività molto quotidiane. Come per esempio lavarci i denti o lavare i piatti (a patto che venga fatto in consapevolezza). Oppure ritagliandoci dei momenti in cui torniamo alle sensazioni del nostro respiro, in modo consapevole. Alla stessa maniera esistono dei momenti di meditazione cosiddetta “formale”, che si svolgono da seduti (utilizzando il cuscino da meditazione o più semplicemente una sedia).

Quanto può essere di aiuto la mindfulness quando dobbiamo parlare in pubblico?

A differenza del training autogeno, la mindfulness è una disciplina che non è rivolta a migliorare le nostre performance in ambiti specifici, ma a darci maggior contezza di ciò che proviamo e di ciò che accade intorno a noi. E questo, a pensarci bene, può diventare utile in tanti ambiti della nostra vita. Nel momento in cui pratichiamo la meditazione di tipo mindfulness, cerchiamo di notare i pensieri e le emozioni che emergono, e le sensazioni fisiche che proviamo.

Le consapevolezze che possiamo acquisire con questo tipo di pratica talvolta possono esserci utili anche nei contesti lavorativi. È per questo che nel mio libro ho scelto di occuparmi in particolare dell’esperienza del Public Speaking. Quante volte mentre facciamo un discorso in pubblico pensiamo cose del tipo: “quelle due persone si sono alzate e se ne stanno andando, quindi vuol dire che quello che sto dicendo non è interessante”? Bene, essere allenati a riconoscere i nostri pensieri e il nostro overthinking, avendo consapevolezza che quei pensieri non sono per forza veri o per forza falsi, può darci una mano a relazionarci meglio con questo genere di situazione.

 

Il messaggio che l’esperienza di mindfulness può offrirci è che pensieri, emozioni e sensazioni fisiche non sono per forza “ostacoli” da scacciare a priori e di cui liberarsi. E che può essere importante imparare a osservare questi fenomeni senza per forza identificarci con essi. Relazionarsi meglio con ciò che proviamo può permetterci di scoprire cose nuove sul modo in cui affrontiamo le nostre esperienze. Nel Public Speaking, ma più in generale nella vita.

La paura di parlare in pubblico, l’ansia di parlare in pubblico, e lo stress di parlare in pubblico, potrebbero non essere dei nemici, ma degli indicatori da ascoltare. Questo il messaggio che voglio lanciare.

Quanto è importante saper ascoltare il nostro corpo?

Attraverso l’esperienza di mindfulness scopriamo che il momento presente è fatto anche di sensazioni fisiche. E che quando parliamo di consapevolezza ascoltare il nostro corpo è un aspetto importante. Nel mio libro racconto di quanto talvolta possa esserci utile metterci in ascolto delle sensazioni fisiche che proviamo in alcuni momenti delle nostre presentazioni in pubblico. Si tratta di aspetti a cui magari non avevamo mai fatto caso e con cui, nel tempo, possiamo imparare a conoscerci meglio.

 

Per concludere: nel Public Speaking è importante imparare ad ascoltare la nostra ansia e il nostro stress

Ascoltare e ascoltarci: questa la sintesi che mi sento di offrirti in queste pagine. I temi del Public Speaking sono articolati, e non si possono liquidare con qualche frasetta motivazionale. Questo, semplicemente perché ognuno di noi è diverso dall’altro, e merita di sentire la propria esigenza ascoltata.

 

Questo è il motivo per cui i corsi di Public Speaking che propongo, in presenza a Milano oppure online, sono individuali o aziendali. Mi piace ascoltare le esigenze delle singole persone e delle singole aziende. Mi piace cercare di capire come un corso possa dare loro una mano ad affrontare con più efficacia e (possibilmente) con meno stress l’esperienza di Public Speaking.

Insegnare a parlare in pubblico, dal mio punto di vista, è un lavoro artigianale, che va realizzato su misura. Perché faccio questo lavoro? Perché per me è importante che le persone si sentano ascoltate.

Se vuoi parlarne con me, per la tua professione o per la tua azienda, resto a disposizione.

 

 

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